La Storia di Piccole Orme
Desideri ,idee,progetti di alcuni docenti si sono incrociati ,combinati e fortificati dando vita nel 2002 ad una nuova realtà : quella “Piccole Orme” .
”L’arte di insegnare non è altro che l’arte di svegliare la curiosità delle anime giovani per poi soddisfarla; e la curiosità è viva solo nelle anime felici”(A.France).
Lo spazio progettato è uno spazio di vita e di futuro dove discipline e saperi come Architettura,Pedagogia ,Sociologia ,Antropologia ,sono chiamate a dichiarare le proprie epistemologie , a confrontare i loro linguaggi; dal loro dialogo ,dal loro confronto, dall’ibernazione dei loro saperi e delle loro incertezze è venuto fuori uno spazio empatico, in cui non solo ha luogo la conoscenza ma, è esso stesso una metafora della conoscenza. Uno spazio cosi’ inteso può definirsi un linguaggio molto potente, condizionante in quanto analogico. Esso parla sulla base di precise concezioni culturali e profonde radici biologiche .Come ogni altro linguaggio è pertanto elemento costitutivo della formazione del pensiero. Un progetto architettonico si’ fatto per intrecciarsi a quello pedagogico atto a supportare i processi che accadono in questa struttura ,i processi dell’apprendere , dell’insegnare ,del condividere e del conoscere da parte di tutti i protagonisti :bambini , insegnanti , consulenti e genitori .Uno spazio creato quindi, per consentire l’abilità di tutti e soprattutto il sentirsi bene insieme,autori ed attori per vivere meglio questo spazio e cio’ che qui’ si svolge. Non si è trascurato ovviamente neanche la dimensione estetica che appartiene naturalmente anche ai bambini. Il bello attrae da sempre gli uomini ; il senso di cura e di ospitalità fanno parte di tradizioni antichissime. Visti insieme: la rigorosità delle forme degli arredi e degli oggetti atti a salvaguardare al massimo i bisogni di sicurezza e i desideri di autonomia ;la scelta dei materiali e della gamma cromatica; i particolari raffinati formano un paesaggio molto lontano dall’ immagine di scuola e di bambino come la tradizione ci rimanda .L’ambiente creato non è categorizzato come scuola,con tutte le stereotipie che ne derivano ma, è un luogo multifunzionale dove bambini e adulti lavorano ,giocano con giochi antichi e moderni,discutono, ascoltano, mangiano,riposano,vivono l’oggi , diventando costruttori del domani.